THALASSA
Azimut Benetti s.p.a., CALEF, Colorificio ATRIA s.r.l., Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi di Udine
Abstract
Il progetto ha per obiettivo lo studio e lo sviluppo di tecnologie innovative e materiali avanzati daimpiegare nella della filiera della cantieristica, tali che possano rispondere alle esigenze delle aziende
coinvolte nel progetto e alle sfide poste dai programmi comunitari, nazionali e regionali in termini di trasporti marittimi intelligenti, verdi e integrati. L’approccio si basa su due elementi-chiave: la sostenibilità,
associata alle prestazioni, e il ciclo vita. Materiali, sistemi costruttivi e processi, su cui si focalizza il progetto, verranno sottoposti a un processo di innovazione che vuole superare l’attuale livello tecnologico.
Risultato dell’OR1 è il giunto “ottimo” - resistente, sicuro e confortevole - in grado di collegare strutture ibride, in termini di materiali impiegati (polimero/metallo, composito/metallo) e componenti
(scafo/paratia), finalizzate alla riduzione dei pesi-nave e al disassemblaggio. Verranno adottati processi produttivi innovativi: etching/texturing laser, clinching, self piercing riveting, curing, bonding.
Risultato dell’OR2 è l’adozione nella cantieristica di sistemi di saldatura e, in particolare, della friction stir welding per realizzare collegamenti bimetallici (alluminio/acciaio).
Risultato del’OR3 è il composito eco e bio-sostenibile. Verranno studiate nuove fibre di rinforzo (naturali vegetali/minerali e ibride), ma anche formulate nuove resine termoindurenti, più sostenibili rispetto a quelle
in uso. Inoltre, verranno studiati procedimenti per il riciclo di compositi a base di resine termoindurenti. Risultato dell’OR4 è la formulazione di rivestimenti idrofobici e antivegetativi con azione biocida da
impiegare su componenti e allestimenti di imbarcazioni di diversa natura e profilo d’uso e di rivestimenti spessi per protezione da fiamme e isolamento acustico/termico.
Infine, risultato dell’OR5, è un sistema di monitoraggio dello stato di salute delle navi in termini di valutazione dei processi corrosivi e del conseguente danno strutturale finalizzato all’incremento del MTBM.
Tali risultati saranno validati e dimostrati grazie al coinvolgimento delle aziende che testeranno le soluzioni proposte su mezzi e componenti e all’utilizzo di un mezzo realizzato nell’ambito del PON R&C 2007/2013
da NAVTEC.
Quanto studiato e sviluppato avrà una notevole valenza per le aziende coinvolte in termini di visibilità e competitività (es. cantieristica da crociera), con un atteso ritorno economico e soprattutto occupazionale.