Difesa dai rischi naturali e transizione ecologica del costruito
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Descrizione
Il PNRR ha concentrato lo stanziamento delle risorse in tre missioni strategiche, transizione digitale, transizione ecologica e transizione infrastrutturale, indicando il potenziamento e l’ammodernamento del dottorato di ricerca come uno degli obiettivi del Piano. L’obiettivo della sicurezza delle strutture e infrastrutture nei riguardi dei rischi naturali e dei cambi climatici e le problematiche legate alla transizione ecologica dell’economia rientrano in molte delle missioni del piano in maniera esplicita.
La ricerca nel campo della sicurezza del costruito nei confronti di eventi naturali calamitosi è molto avanzata in Italia: si è sviluppato un sistema articolato per l’analisi dei rischi, la prevenzione e la gestione delle emergenze, comprendente enti di ricerca universitari e non, agenzie territoriali e nazionali. Gli interventi si stanno spostando dalla gestione dell’emergenza post-disastro alla prevenzione ed alla programmazione degli investimenti.
L’analisi dei rischi da eventi naturali è uno strumento indispensabile per la pianificazione e la progettazione e la gestione di edifici, infrastrutture, impianti, comunità territoriali, in particolar modo di impianti sensibili per lo sviluppo della città intelligente e sostenibile del futuro, quali impianti di produzione di energia, reti di telecomunicazione, come pure per la riqualificazione del patrimonio culturale insito nel tessuto del costruito storico, il cui recupero è uno degli obiettivi del PNRR.
Inoltre è necessario sviluppare un approccio multirischio, cioè considerare l’effetto su un territorio o una infrastruttura del verificarsi di più eventi naturali collegati fra loro. Tipico è il caso di frane innescate da terremoti. Più di recente è anche emersa la consapevolezza dell’impatto che possono avere sugli insediamenti e sulle costruzioni i cambi climatici in corso, sia in virtù della sempre più frequente occorrenza di eventi eccezionali quali venti eccessivi, alluvioni, siccità, sia in virtù degli effetti indotti che possono produrre l’abbandono di insediamenti storici inefficienti nell’affrontare le nuove emergenze climatiche. L’analisi del rischio da eventi naturali ha dunque come obiettivo primario una valutazione quantitativa degli eventi che consenta di effettuare previsioni, e elaborare strategie di mitigazione. L’efficacia di queste strategie deve essere valutata anche in termini di ottimizzazione del rapporto costi-benefici, tenendo in conto la concorrenza di molteplici effetti, non ultimi le ricadute sull’ambiente.
Il dottorato si propone di affrontare queste tematiche in un’ottica interdisciplinare con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative, compatibili con i paradigmi dell’economia circolare e della transizione ecologica. Agli allievi saranno proposte tematiche innovative con una prospettiva volta sia alla ricerca scientifica sia al trasferimento tecnologico dei prodotti della ricerca. I settori scientifici coinvolti appartengono prevalentemente, ma non esclusivamente, all’area 08 e 09 e all’area 04 scienze della terra.
I temi di prevalente interesse del dottorato sono:
- Rischio sismico
- Rischio idrogeologico
- Rischio vulcanico
- Rischio ambientale
- Rischi derivanti dai cambi climatici
- Difesa delle infrastrutture marittime e terrestri
- Difesa del patrimonio culturale dai rischi derivanti da eventi catastrofici naturali
- Materiali e processi sostenibili per le strutture e infrastrutture
In particolare il percorso di dottorato sarà strutturato affiancando allo studio dei caratteri specifici, caratteristici di singoli problemi legati ai rischi naturali ed alla transizione ecologica, una visione d’insieme non riduzionista degli effetti specifici sull’insieme dell’ambiente naturale ed antropico. Ricerche hanno mostrato che ridurre i rischi connessi ad un singolo fattore di pericolosità può produrre effetti contrari e indesiderati su altri fattori di pericolosità. Inoltre bisogna tenere conto che politiche ed interventi di protezione da un singolo fattore di pericolosità modificano assetti e configurazioni spaziali del territorio, generando potenziali impatti su altri fattori di rischio, per cui una visione d’insieme, oltre ad essere più efficace, può portare sostanziali benefici economici alla società.
L’apertura all’internazionalizzazione sarà garantita, oltre che dal diretto coinvolgimento di esperti esteri nella formazione, dagli accordi e collaborazioni esistenti fra le sedi consorziate e università estere.